metodo feldenkrais per ragazzi
Il metodo Feldenkrais per ragazzi di 12-15 anni è un approccio delicato e stimolante alla percezione del proprio corpo e al contatto con l’altro per saldare le relazioni familiari e tra pari. La proposta, che si svolge in gruppo, coinvolge il ragazzo e la sua famiglia in quanto prima dimensione sociale dell’adolescente.

Il metodo Feldenkrais e il suo approccio

Il Metodo Feldenkrais consiste in una serie molto varia di movimenti proposti con un’articolazione esplorativa, progressiva, e alternativa, Stimola la propriocezione e tende a migliorare la modalità funzionale delle azioni quotidiane e delle posture.
Nello stesso modo apre alla consapevolezza di sé nel proprio ambiente e nei propri rapporti con gli altri. Viene proposta una modalità di contatto con l’altro che predilige il sostegno e il tocco sensibile diretto all’ascolto delle qualità di movimento di un’altra corporeità. In questo modo si fa esperienza di una relazione che non chiede di correggere o limitare le abitudini e le potenzialità dell’altro, ma di ascoltare uno stile esistenziale con le sue peculiari caratteristiche di movimento, comportamento, sensibilità.
Per questa ragione la modalità percettiva non intrusiva del metodo Feldenkrais può aiutare lo stabilirsi o il rinsaldarsi di relazioni più armoniche e equilibrate tra membri di un gruppo sociale o familiare.

Che cosa facciamo

Le proposte di Consapevolezza attraverso il movimento del metodo Feldenkrais rivolte ai ragazzi si svolgono in gruppo e si articolano in due momenti: inizialmente come indicazioni verbali dell’insegnante al gruppo, che individualmente esplora in posizioni comode e facili delle sequenze di movimenti semplici. In seguito, le persone a coppie, (genitore e figlio o compagni tra pari) tentano di condurre attraverso un tocco delicato o semplicemente con un’assistenza percettiva o il supporto delle proprie mani, sotto le indicazioni dell’insegnante, una semplice articolazione degli stessi movimenti esplorati individualmente. Segue a conclusione una comunicazione di ciascuno verso il proprio partner e viceversa a proposito delle sensazioni provate e un feedback di gruppo su ciò che si è imparato da sé e dall’altro.
Un ulteriore tentativo di esplorazione della propriocezione e del rapporto con l’altro si estenderà all’elaborazione figurativa e immaginaria con l’utilizzo del segno grafico. Il partner traccia con un pennarello o un gesso su un’estensione del pavimento o del muro, l’immagine del peso del corpo dell’altro e del suo contatto, l’impronta che lascia mentre esegue i movimenti ricordati nella lezione, e li mostra al suo compagno che valuta la differenza tra i reali contorni e le proprie sensazioni. Si possono colorare le parti del corpo che cambiano, che sembrano più importanti, più calde o pesanti. Le possibili discrepanze o uguaglianze sono l’oggetto di comunicazioni interessanti per individuare la propria immagine di sé. Anche il feedback tra ciò che viene esplorato individualmente e ciò che è sentito dal partner dalla sua propria sensazione migliorano un quadro che tende all’integrazione delle parti di sé.
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